Che impressione se un istante, prima di ogni parola o gesto che compiamo, ci fermiamo a guardare ciò che sta accadendo ora, l’imponenza del bisogno di ciascuno di noi, che ci conduce qui, anche affrontando viaggi lunghi e faticosi.
Per questo, siamo felici di accogliere fra noi S.E. mons. Jean-Louis Bruguès, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, che tra poco presiederà la Santa Messa, insieme al Vescovo di Macerata mons. Claudio Giuliodori, mons. Luigi Conti Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e gli altri Vescovi che ci hanno raggiunto. Ringrazio anche tutte le autorità civili e militari, i movimenti e le associazioni ecclesiali che sono qui presenti, in particolare gli amici dell’Azione Cattolica, dei Focolari, del Rinnovamento dello Spirito, dei Neocatecumenali e di Fides Vita. E ringrazio ciascuno di voi, così numerosi, uniti ai tantissimi che ci hanno inviato lettere da ogni parte del mondo, addirittura dalla Cina, dall’Eritrea, dall’Argentina, dalla Colombia, dal Paraguay.
Nel suo messaggio don Juliàn Carron ci scrive: “ciascuno di voi ha una grazia particolare da chiedere alla madre di Cristo. Ma quest’anno vi invito ad aggiungerne una, proprio secondo le intenzioni di don Giussani: “Aspettatevi un cammino, non un miracolo”. “Solo una mendicanza desiderosa di capire ci può strappare dal nulla che incombe sui nostri desideri più veri e sui nostri tentativi più grandi”. In un mondo che ha voltato le spalle a Cristo e alla Sua presenza storica, la Chiesa, non potremo resistere se non diventerà chiara la ragione per cui siamo cristiani. In questo ci sostiene l’infaticabile testimonianza di Benedetto XVI che ha detto: nel cuore di ognuno dimora un forte desiderio di felicità. Ma ci si accorge di aver riposto la fiducia in realtà che non appagano quel desiderio, anzi, rivelano tutta la loro precarietà. “Gesù è vostro contemporaneo. E’ Lui che cerca voi prima ancora che voi lo cerchiate!”.
Don Juliàn Carron ci chiede poi di "offrire il sacrificio di ogni passo per il Santo Padre... Vi auguro di verificare, come vediamo in lui, che cosa accade quando un uomo si lascia afferrare da Cristo: un incremento e una pienezza di umanità che gli altri possono riconoscere come un autentico miracolo, tanto è impossibile all’uomo".