Parlaci della tua esperienza. A distanza di 46 anni cosa ti muove nel rinnovare la tua disponibilità?
Oggi, pronto per il 46° pellegrinaggio, pensare a cosa mi muove mi fa dire: “la stessa ragione del primo, essere in cammino e seguire chi guida”. Mi viene in mente il primo anno di cui ricordo la partenza. Il ritrovo era presso la Cattedrale di Macerata, con la veglia penitenziale (la S.Messa veniva celebrata al mattino a Loreto) ed eravamo in 300 dentro la chiesa, mentre fuori si scatenava un temporale impressionante. Quasi pronti per partire, intorno alle 23.00 don Giancarlo, con la sua 'semplicità', mi chiede "Massimo, non possiamo trovare dei pullman fino a San Firmano?", lo guardo e gli dico “Don Giancarlo cosa dici? I pullman a quest’ora? Partiamo”. Siamo partiti passando anche attraverso stretti sentieri e strade piene di fango e siamo arrivati a Loreto. Oggi ripartiamo per questo, per andare insieme, guidati alla Casa della Madonna a Loreto: è la Madonna che “guida” il pellegrinaggio, come ci ricorda sempre don Giancarlo. Nonostante il tempo che passa e i tanti impegni è tutto questo che mi muove, che mi rendere disponibile a seguire ciò che accade, riconoscendo un bene per me, per la mia persona, per la mia esperienza.
Io metto a disposizione la mia persona nel servizio di coordinamento di tutti gli aspetti logistici del pellegrinaggio – gli allestimenti, la partenza, il percorso, l’arrivo a Loreto e il servizio di accoglienza, quel gruppo di persone che i pellegrini si trovano ad avere al proprio fianco durante tutto il pellegrinaggio. Servizio di accoglienza che è strettamente coordinato con tutti gli altri servizi.
Che provocazione rappresenta per te il tema scelto quest'anno 'Come è possibile questo?'
Il titolo di quest’anno, che prende spunto dall’annunciazione dell’Angelo a Maria, a cui viene detto che concepirà un figlio, lo darà alla luce e lo chiamerà Gesù, evidenzia la posizione di Maria, che non dice che è impossibile, ma chiede come tutto ciò sia possibile, ponendo l’ipotesi che è un Altro che fa, un “Tu” che determina la propria vita”. Maria non dice: “è impossibile”, né risponde automaticamente: “si”, ma pone la domanda più ragionevole: “come è possibile questo?”. Perché ogni anno, con consapevolezza, io come tanti altri dedichiamo tempo ed energie per questo momento di tutto un popolo che cammina con Maria? Solo perchè uno ha fatto e fa esperienza che è un Altro che fa nella quotidianità della vita, nelle circostanze che sono occasione continua di conversione.
Oggi, dopo 46 anni, è come quella prima volta, quando siamo partiti sotto la pioggia torrenziale in 300!!!
Quest’anno avremo una nuova location per la S. Messa e la partenza. Puoi dirci qualcosa su questo?
Dopo le varie edizioni segnate dalla “pandemia” (nel 2020 e 2021 il pellegrinaggio in TV con la diretta da Loreto, nel 2022 a “numero chiuso” con partenza dallo Sferisterio) nel 2023 siamo tornati allo Stadio come luogo di partenza. Ci sembrava di essere ritornati nel “solco della tradizione”, pronti a riprendere da quest’anno “a pieno ritmo”, invece lo stadio non è più disponibile. La scelta di un nuovo luogo per il ritrovo, la Messa iniziale e la partenza ci ha fatto tornare al centro Fiere di Villapotenza, dove nel 1993 abbiamo incontrato Papa Giovanni Paolo II. Uno spazio nuovo, diverso, che chiede ad ognuno di noi di svolgere il proprio servizio in maniera nuova, come è comunque sempre richiesto in ogni edizione, anche se il luogo non cambia! Pertanto il nuovo spazio ci sta invitando a ripensare quello che stiamo vivendo quello che desideriamo proporre a tutti, coinvolgendoci in questo inizio caratterizzato da un “nuovo luogo”, ma consapevoli che il nostro servizio è perché tutti possano vivere nel migliore dei modi il proprio pellegrinaggio.
Tutto è nuovo, ma non cambiano le ragioni del nostro lavoro e del nostro servizio.