Oggi, 4 giugno 2015, alle ore 12.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Macerata, è stata presentata ufficialmente la XXXVII edizione del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, alla presenza di S.E. Mons. Nazzareno Marconi, Vescovo della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, di S.E. Mons. Giancarlo Vecerrica, Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica nonché ideatore e guida del cammino, dell’Avv. Romano Carancini, Sindaco del Comune di Macerata, del Prof. Ermanno Calzolaio, Presidente del “Comitato Pellegrinaggio a Loreto”, dell’Ing. Massimo Orselli, responsabile della logistica.
A moderare gli interventi è stato Carlo Cammoranesi, responsabile dell’ufficio stampa del Pellegrinaggio, che ha ricordato brevemente i particolari dell’appuntamento, i dati sempre in crescita, presentando alcune delle novità comunicative e invitando la stampa a cogliere l’eccezionalità e la delicatezza di un grande gesto di fede popolare e personale. L’inizio del 37° Pellegrinaggio è previsto per le ore 20.30 di sabato 6 giugno, allo stadio Helvia Recina di Macerata; la Santa Messa sarà celebrata da S.Em. il Cardinale George Pell, Prefetto della Segreteria per l'Economia. Ad oggi si contano ben 220 pullman iscritti, da tutta Italia e anche dall'estero. I volontari impegnati saranno più di 3.000, provenienti non solo dalle Marche, ma anche da Emilia Romagna, Lombardia e Abruzzo.
Ha preso poi la parola Ermanno Calzolaio, Presidente dell'Associazione "Comitato Pellegrinaggio a Loreto", che ha permesso a tutti i presenti di immergersi nel significato dell'evento: «Il Pellegrinaggio ha una rilevanza veramente civile. Perché vengono tutte queste persone? Per il bisogno – ha messo in evidenza il Prof. Calzolaio – di essere "Accarezzati dalla misericordia": il titolo di quest'anno non è uno slogan, ma descrive un'esperienza». «D'altronde – ha sottolineato il Presidente – sono io il primo ad avere bisogno di questa carezza; solo se ciascuno di noi, volontari e organizzatori, si immedesima con questo clima, chi arriva al Pellegrinaggio può sentirsi abbracciato!». Calzolaio ha voluto ricordare infine alcune storie che saranno al centro del Pellegrinaggio e saranno condivise con tutti i pellegrini: la toccante testimonianza di Padre Douglas, parroco di Erbil (Iraq): una luce di speranza tra i cristiani perseguitati; l'esperienza di Wael Farouq, Professore egiziano, che racconterà il percorso di riscoperta della sua fede musulmana attraverso l'incontro con gli amici di Comunione e Liberazione.
È intervenuto poi Romano Carancini, Sindaco di Macerata, il quale ha sottolineato come l’evento proposto da Comunione e Liberazione sia «un valore in più per tutta la comunità maceratese». Carancini ha poi affermato: «Siamo pronti, siamo qui, a braccia spalancate, oltre il semplice benvenuto, per accogliere tutti coloro che verranno». «Il Pellegrinaggio – ha poi aggiunto l'attuale Sindaco – ha il potere di farci fermare a riflettere, guardarci un po’ dentro, darci un orizzonte».
Confessando da subito la sua soddisfazione nel partecipare come Pastore della Diocesi di Macerata al Pellegrinaggio, Mons. Marconi, Vescovo di Macerata, ha cercato di approfondire il tema del pellegrinaggio come paradigma della vita: «Il cammino inizia e si svolge durante la notte e va verso l’alba». «Noi – ha ribadito con un'immagine suggestiva il prelato – pensiamo che la notte sia destinata a non finire mai, ma la nostra esperienza di cristiani ci testimonia che l’alba è sempre lì, ad aspettarci: quell'alba, quella speranza, quella resurezione coincidono con la figura di Maria».
La parola è passata poi a Mons. Vecerrica, il quale ha manifestato tutto il suo affetto nei confronti di Mons. Nazzareno: «È come se ci fossimo conosciuti da sempre!». “Don Giancarlo” – come tutti ancora lo chiamano nell’accogliente ambiente maceratese – ha subito ringraziato il Sindaco per l'ospitalità e si è poi concentrato sull'eccezionale attenzione dei Papi verso il Pellegrinaggio: «San Giovanni Paolo II, ogni volta che mi incontrava, mi diceva sempre: "ecco il pellegrino"; allo stesso modo, Benedetto XVI era sempre curioso nei confronti della nostra storia». È stato proprio Vecerrica, infine, a ricordare la vicinanza estrema di Papa Francesco in questi ultimi tempi e ad annunciare la grande notizia che si rinnova anche quest'anno: «Quando ho saputo che il Santo Padre sarebbe stato in visita a Sarajevo, ci avevo rinunciato; poi – ha rivelato "Don Giancarlo" – ho un po' osato e il Papa ha risposto di nuovo sì: ieri ha riconfermato che vorrà essere presente ed ha già registrato un messaggio in cui ci invita a pregare per lui e per il suo viaggio apostolico». «Il Papa – ha così concluso Mons. Vecerrica – ci ha anche fatto notare che, mentre noi saremo allo stadio, Lui volerà sopra di noi con il suo aereo», come a dimostrare una vicinanza ancora maggiore!
La conferenza si è poi conclusa con l’intervento dell’Ing. Orselli, che ha informato la stampa delle principali novità logistiche della XXXVII edizione, sottolineando il clima di collaborazione con tutte le istituzioni implicate.