ANTICIPAZIONE - Bollettino "Amici del Pellegrinaggio" 2015-05 n. 1
Perché una nuova immagine per il manifesto?
I pellegrini più attenti, o quelli più assidui e fedeli, se ne saranno sicuramente accorti… Vi starete domandando: “Di cosa si tratta?”. Parliamo di una delle principali novità del 37° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto. E la protagonista principale non può che essere Lei: la Madonna Nera.
Nel manifesto di quest’ultima edizione c’è infatti una stranezza percepibile ad occhio nudo: l’immagine che ritrae la Vergine con in braccio il Bambino è diversa da quelle utilizzate negli scorsi anni, che non raffiguravano altro che una copia artistica della statua originale.
Ma perché questo cambiamento? Non che l’effige delle scorse edizioni fosse da “rottamare”, o risultasse meno autentica. Anzi, la Madonna, nella molteplicità delle sue valide rappresentazioni, è in fondo “una”, ed è la stessa che accoglie con pietà le suppliche dei fedeli, intercedendo presso Dio. Tuttavia, per noi cristiani l’icona conserva un valore insostituibile, come segno efficace di una divinità tanto misteriosa e impenetrabile quanto presente e vicina all’uomo.
Così, da un dialogo tra gli organizzatori, è emersa l’esigenza di tornare all’alfa e omega, all’origine e meta del Pellegrinaggio: quello sguardo amorevole e misericordioso che i pellegrini possono incrociare al loro ingresso nella Casa di Maria e che incarna in qualche modo lo scopo del loro camminare, del loro faticare, del loro domandare.
Abbiamo pensato quindi di recuperare uno scatto della statua che è gelosamente custodita dai padri Cappuccini nella teca sopra l’altare della Santa Casa e che viene “fatta uscire” solo in occasioni speciali. Proprio a causa del difficile reperimento e dell’impossibilità di fotografarla “dal vivo”, ci siamo spinti alla ricerca di qualcuno che ne possedesse almeno un esemplare.
Ecco allora che, con l’aiuto dei nostri amici di Loreto, siamo riusciti a contattare Bruno Longarini, fotografo ormai in pensione che si è mostrato disponibile a fornirci l’immagine della Madonna Nera da lui immortalata nel lontano 7 settembre del 1990: “Ho colto l’occasione più unica che rara – ci confida Bruno con un po’ di emozione – di fotografare la statua qualche ora prima che venisse portata in processione: mi piaceva conservare in uno scatto anche fugace la vera immagine della Madonna di Loreto”.
Il volto della Vergine, confluito nel manifesto e nel depliant dell’edizione 2015, si presenta ora in tutta la sua maestosità e regalità (lo confermano i decori, i dettagli della veste dalmatica e il globo crucigero retto da Gesù); eppure ciò che prevale – e che ci ha affascinato di più – è la semplicità e l’essenzialità della sua postura, della sua espressione materna.
Attraverso questa novità, che non è altro che un tentativo di richiamare l’essenzialità dell’origine, tutti possiamo riscoprirci bisognosi di affidare la vita a quello Sguardo originale, divino, che si protende verso l’umile pellegrino per offrirgli la sua regale tenerezza.
Solo così possiamo già da ora, ancora una volta, in attesa del cammino del 6 giugno, essere accolti da quegli occhi, essere “accarezzati dalla misericordia”.
di Denisa Mahilaj